Riepilogo degli argomenti toccati da Enrica Perucchietti nel corso dell’ultimo editoriale di Gianluca Lamberti. Per approfondimenti alle notizie, cliccate sui titoli o sulle immagini.

 

NATO: l’Italia diventa il quartier generale dell’Alleanza

L’Italia accresce ulteriormente il proprio impegno in campo bellico, diventando la sede della nuova forza di reazione rapida dell’Alleanza Atlantica, la Allied Reaction Force (ARF, ovvero Forze di Reazione Alleate). L’inaugurazione del nuovo strumento NATO si è svolta lunedì nella base di Solbiate Olona, in provincia di Varese. Sarà proprio questa la sede provvisoria dell’ARF, fino a che non verranno realizzate strutture permanenti specificamente dedicate ad essa. Lo scopo della nuova Forza NATO, la cui creazione è stata annunciata al termine del summit di Vilnius del 2023, è quella di «produrre effetti con un preavviso più breve di quanto sia stato possibile in precedenza», aumentando così la capacità di difesa e deterrenza dell’Alleanza.

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Allerta Charlie in Europa, quali sono le basi Usa in Italia a rischio terrorismo

Sono diverse le basi statunitensi in Italia interessate dal recente innalzamento dell’allarme terrorismo da “Bravo” a “Charlie”, il secondo livello più alto: nel mirino di possibili attacchi ci potrebbero infatti essere stazioni di telecomunicazioni e radar, depositi di armamento, comandi di vario rango, basi terrestri, navali ed aeree. Dalla caserma di Ederle e dalla base di Aviano, nel Nordest della penisola, a Niscemi e Sigonella.

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La Corea del Nord lancia l’alleanza per contrastare la NATO in Asia

In seguito all’esercitazione militare congiunta tra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone, svoltasi dal 27 al 29 giugno e denominata “Freedom Edge”, la Corea del Nord ha espresso la necessità di un’alleanza formale anti-Occidentale e anti-Americana con il fine di contrastare quella che secondo Pyongyang è la strategia egemonica di Washington per accerchiare e sopprimere Stati sovrani indipendenti attraverso l’istituzione di una versione asiatica della NATO.

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NYT: “Generali israeliani chiedono tregua a Gaza”. Netanyahu: “Andremo fino in fondo”

I generali israeliani vogliono iniziare un cessate il fuoco a Gaza anche se questo manterrà Hamas al potere per il momento, allargando la frattura tra i militari e il primo ministro Benjamin Netanyahu, che si è opposto a una tregua che permetterebbe ad Hamas di sopravvivere alla guerra. I generali pensano che una tregua sarebbe il modo migliore per liberare i circa 120 israeliani ancora detenuti a Gaza, secondo le interviste con sei attuali ed ex funzionari della sicurezza. Netanyahu ha però fatto sapere che intende andare avanti fino alla fine: “Fonti anonime che hanno informato oggi il New York Times che Israele sarebbe pronto a porre fine alla guerra prima di raggiungere tutti i suoi obiettivi. Non so chi siano queste fonti senza nome. Ciò non accadrà e non porremo fine alla guerra fino a quando non avremo raggiunto tutti i nostri obiettivi, tra cui l’eliminazione di Hamas e il rilascio di tutti i nostri ostaggi”.

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Scandalo a Davos. Gli ex dipendenti accusano il fondatore del Wef di razzismo e discriminazione

Sotto la supervisione decennale di Klaus Schwab, il World Economic Forum ha permesso che si inasprisse un’atmosfera di molestie sessuali e discriminazione contro le donne e i neri”. Donne rese oggetto di abusi e offese, licenziate perché erano incinte, oppure dopo aver avuto figli. Dipendenti cacciati senza una giusta causa, neri insultati e penalizzati per il colore della pelle. È scandalo a Davos per l’inchiesta pubblicata dal Wall Street Journal sulle condizioni di lavoro al World Economic Forum, che tocca anche il suo fondatore Klaus Schwab. Il WEF ha smentito tutto, e attraverso il portavoce Yann Zopf ha risposto che l’articolo “caratterizza in maniera fuorviante la nostra organizzazione, la cultura e i colleghi, incluso il nostro fondatore”. Il quotidiano finanziario di Manhattan però ha replicato di aver parlato con oltre 80 dipendenti attuali e del passato, facendo alcuni nomi per sostanziare le denunce.

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USA 2024. PER REUTERS/IPSOS MICHELLE OBAMA BATTEREBBE TRUMP 50% – 39%

Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos, Michelle Obama ha un vantaggio di 11 punti percentuali su Donald Trump in un ipotetico scenario. L’ex first lady americana ha già detto che non dovrebbe entrare nella corsa alla presidenza.

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Biden: “Al dibattito ero quasi addormentato, colpa dei viaggi”

Joe Biden, dopo il rovinoso dibattito elettorale in diretta televisiva con Donald Trump che ha scosso i Democratici, cerca di correre ai ripari. “Non sono stato intelligente – ha detto il presidente degli Stati Uniti a una raccolta fondi in Virginia – Ho deciso di viaggiare intorno al mondo un paio di volte poco prima del dibattito per non so quanti fusi orari, credo almeno 15… Non ho ascoltato il mio staff… E poi mi sono quasi addormentato sul palco”. Questa la “spiegazione” – “non è una scusa”, ha precisato – che Biden ha fornito ai donatori della sua campagna.

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Biden, il sondaggio boccia il presidente: deve ritirarsi per 3 elettori su 4

Joe Biden deve ritirarsi, il presidente degli Stati Uniti deve farsi da parte prima delle elezioni di novembre 2024. È il verdetto espresso da un sondaggio commissionato dalla Cbs tra elettori registrati dopo la disastrosa ‘performance’ di Biden nel confronto tv con Donald Trump, che punta a tornare alla Casa Bianca.

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LA BIDENATA DELLA SETTIMANA 

Primo faccia a faccia tra Donald Trump e Joe Biden: quest’ultimo appare affaticato, confuso e a malapena si riesce a capire il senso del suo discorso.

di Enrica Perucchietti

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Per guardare la puntata dell’editoriale del 3 luglio con il suo intervento: https://www.youtube.com/watch?v=McW7DpQx_QA

Potete trovare il libro di Enrica Perucchietti, “Torino e il Triangolo della magia: Viaggio alchemico alla ricerca della Pietra Filosofale” al seguente link: https://amzn.to/3Xhrjub 

Un pensiero su “LA NATO SI PRENDE L’ITALIA di ENRICA PERUCCHIETTI (rassegna stampa del 03/07/24)”

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