Alcune ragazze di un college australiano che scompaiono misteriosamente nel corso di una gita a Hanging Rock. Vari elementi inspiegabili lanciano un’oscura ombra sull’intera vicenda, lasciando aperta un’ipotesi inquietante.

Hanging Rock è una formazione rocciosa di origine vulcanica che si eleva ai piedi del monte Macedon, a una cinquantina di chilometri a nord di Melbourne, Australia.

La fonte principale della vicenda in esame è costituita dal romanzo di Joan Lindsay, da cui il regista Peter Weir ha tratto un film dal titolo analogo, “Picnic a Hanging Rock”.

Il fatto che si tratti di un romanzo potrebbe far subito accantonare l’intera vicenda come un semplice prodotto di fantasia, ma non è così: per quanto l’autrice svii la problematica, limitandosi a dire che spetterà ai lettori stabilire se quanto narrato sia realmente accaduto o sia una fantasia – dal momento che, nel 1967, anno in cui fu scritto, tutti i testimoni dell’epoca erano morti – riporta tuttavia un estratto di un giornale di Melbourne del 14 febbraio 1913 in cui veniva ricordata la vicenda, accaduta appunto tredici anni prima.

Era il giorno di San Valentino del 1900 e un gruppo di venti allieve e due insegnanti dell’Appleyard College di Melbourne, essendo una giornata particolarmente calda, si era recato a Hanging Rock per un picnic.

Il primo elemento anomalo è costituito dal fatto che nessuno del gruppo conosceva l’ora esatta poiché gli unici due orologi in possesso delle ragazze avevano smesso di funzionare non appena il gruppo era giunto nei pressi della Hanging Rock: di per sé questo fatto potrebbe voler dire nulla e potrebbe benissimo essere una coincidenza (per quanto sia statisticamente piuttosto improbabile che due orologi cessino di funzionare nel medesimo momento), ma ciò che sorprende e che non si trattò certo dell’unica stranezza riscontrabile quel giorno.

Un ulteriore aspetto da esaminare con cura è l’iter che portò alla sparizione di alcune delle ragazze. La Lindsay narra che Edith Horton, una delle ragazze che partecipò alla gita, dopo essersi addormentata insieme ad altre tre compagne (tutte e quattro colte da un fortissimo torpore nei pressi di una struttura naturale monolitica) su una piattaforma circolare su uno dei sentieri percorribili per scalare la Hanging Rock, si svegliò all’improvviso con gli occhi arrossati e un senso di forte malessere. Le altre tre ragazze erano in piedi, completamente sveglie, e la fissavano in modo strano, come se non la scorgessero, malgrado Edith le chiamasse a gran voce. Noncuranti, le tre ragazze cominciarono a riprendere l’ascesa alla Hanging Rock: “non camminavano, scivolavano a piedi nudi sulle pietre come se si trovassero sul tappeto di un salotto e non tra quegli orribili macigni millenari”. Le tre ragazze non si fermarono e, testuali parole, sparirono rapidamente dietro il monolito.

Scomparse

Gli elementi sospetti sono numerosi: il torpore repentino, il senso di malessere, il fatto che le tre ragazze paressero ipnotizzate e non rispondessero a Edith e, ancora più notevole, la descrizione del modo in cui procedevano nella scalata: non camminavano, scivolavano, caratteristica comune a numerosissimi racconti di incontri ravvicinati del terzo tipo. E anche la sparizione dietro il monolito conferisce ulteriore enigmaticità alla vicenda.

Nello stesso momento in cui le tre ragazze scomparirono dalla vista di Edith sulla Hanging Rock, alle sue pendici, dove si erano fermate le altre ragazze, le insegnanti e Ben Hussey – il cocchiere –, la signorina McGraw, anziana professoressa, svanì senza che alcuno si fosse accorto di dove fosse andata. Le studentesse raccontarono di averla vista sotto un albero intenta a leggere, confermando il resoconto di Ben Hussey.

Poiché le ragazze e la signorina McGraw non facevano ritorno, vennero subito organizzate delle ricerche: il cocchiere formò dei gruppi di due persone ciascuno e cominciò la perlustrazione delle pendici della roccia. Dopo circa un’ora, Edith Horton comparve correndo dalla boscaglia presso la base sudoccidentale della roccia: era in stato confusionale, alternava risate a pianti strazianti, dicendo di aver lasciato le sue tre compagne più in alto sulla roccia, senza riuscire a precisare dove.

Due elementi di sicuro rilievo emergono dal suo racconto: Edith disse di ricordare la presenza di una strana nuvola in cielo, dal “brutto colore rosso” e di aver visto la signorina McGraw correre in lontananza mentre tornava di corsa giù per la boscaglia: particolare inquietante, la signorina McGraw non indossava più la gonna ma solo la sottoveste.

Le ricerche continuarono ma non portarono a nulla: non erano visibili tracce, il sentiero principale che porta alla cima era sgombro, né si vedevano orme nel sottobosco. A niente servirono ripetuti richiami: le tre ragazze e l’insegnante parevano essersi vaporizzate.

Anche la polizia si interessò del caso, organizzando ricerche ancora più approfondite, che non fornirono alcun indizio, finché la mattina del 21 febbraio, sette giorni dopo la scomparsa, Lord Michael Fitzhubert, un giovane inglese in vacanza, non scoprì una delle tre ragazze disperse: si trattava di Irma Leopold, Lord Fitzhubert la trovò priva di sensi alla base di due enormi massi. La giovane ragazze si riprese ma, forse per una ferita alla testa, non era in grado di ricordare nulla di quanto accaduto durante la scalata della Hanging Rock.

Considerazioni conclusive

Cosa avvenne quel 14 febbraio 1900 non fu mai appurato: alcuni ritengono che le ragazze e l’insegnante siano cadute in un dirupo o che possano essere state uccise da un fantomatico serial killer. Entrambe le ipotesi non tengono in nessuna considerazione tutti i fattori peculiari visti sopra. È possibile che le ragazze abbiano visto un qualche oggetto in cima alla roccia e siano state attratte da esso e spinte a salire più in alto: gli orologi che si fermano, il torpore improvviso, l’avvistamento di una nube rossastra strana, il sembrare in uno stato di trance mentre si scivola sul terreno senza camminarvi sopra, la perdita di memoria di Edith Horton e, ancor più, di Irma Leopold, sono tutti elementi che spingono con forza verso una interpretazione ufologica della vicenda, l’unica in grado di dare una precisa collocazione a tutte le stranezze che ancora oggi avvolgono quanto accaduto sulla Hanging Rock.

di Umberto Visani

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