Ultimamente sul web spopolano foto e post su “dispositivi orgonici” di ogni tipo, ed tutti hanno la certezza di come funzionino e che funzionino. Non importa se ognuno ha la sua versione, ciascuno ha la “ricetta originale” e gli altri “sbagliano tutti”.

Ci avete chiesto in molti (agli eventi dal vivo, tramite mail e nei commenti), di saperne di più su come funzionano e di che si tratta, per questa ragione abbiamo preparato quest’articolo introduttivo sull’argomento, che punta a fare un po’ di chiarezza e mettere le basi per degli approfondimenti futuri. Ma andiamo con ordine.

Cos’è un’Orgonite e come è fatta?

Un’orgonite è un oggetto artigianale composto principalmente da resina, metalli e cristalli di quarzo. La sua struttura è progettata per interagire con l’energia circostante, bilanciandola o trasformandola secondo i sostenitori di queste teorie. Ogni elemento dell’orgonite è scelto per il suo ruolo specifico nella dinamica energetica:

  1. Resina. È il componente organico che funge da matrice solida. Durante la polimerizzazione, esercita una pressione sui cristalli al suo interno, attivando il loro potenziale piezoelettrico.

  2. Metalli. Solitamente scaglie o trucioli di rame, alluminio, ottone o acciaio. Agiscono come materiali inorganici, riflettendo e dispersando l’energia disarmonica.

  3. Cristallo di quarzo. È considerato il cuore energetico dell’orgonite. Compressa nella resina, si ritiene che produca una carica elettrica capace di interagire con i campi energetici.

 

Orgoniti di “MesbLabs

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Altri Dispositivi Orgonici

  1. Tower Buster (TB) – Dispositivo piccolo e versatile, progettato per neutralizzare le radiazioni elettromagnetiche (EMF). Posizionato spesso vicino a torri di trasmissione o elettrodomestici, è costituito da una miscela base di resina, metalli e quarzo.

  2. Holy Hand Grenade (HHG) – Più grande e potente del Tower Buster, con una forma conica o piramidale. È utilizzata per purificare ambienti con carichi energetici intensi o negativi, come abitazioni o uffici.

  3. QQ Quarz – Variante minimalista dell’orgonite, composta unicamente da cristalli di quarzo incastonati nella resina. Scelta dai puristi, si concentra sull’energia naturale del quarzo senza l’aggiunta di metalli.

  4. Cloudbuster – Strumento di grandi dimensioni, ispirato agli accumulatori di Reich. Include tubi metallici collegati a una base orgonica per influenzare il clima locale, migliorando la qualità dell’aria o riducendo l’inquinamento elettromagnetico.

  5. Amuleti e Pendenti Orgonici – Versioni portatili, progettate per la protezione personale. Spesso decorativi, contengono piccoli cristalli e metalli, racchiusi in resina.

Orgoniti di “MesbLabs

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Sintesi materiale

L’orgonite e i dispositivi derivati combinano materiali naturali e sintetici, enfatizzando l’interazione tra cristalli e metalli. Ogni variante è progettata per un contesto specifico, dalla protezione personale alla purificazione ambientale.

Non posso non notare una correlazione con quanto mi è capitato di studiare nel complesso delle Piramidi di Visoko e i relativi tunnel, una rete lunga kilometri di piccoli tunnel carichi di quarzo sulle pareti e di enormi blocchi di ceramica con dentro un grosso quarzo, posizionati proprio sopra l’intersezione di linee d’acqua. Come convenuto durante una conversazione con lo scopritore Sam Osmanagich si possono considerare dei giganti “dispositivi orgonici”. Considerando che le piramidi siamo riusciti a datare a circa 30mila anni fa, dobbiamo constatare che qualche civiltà antica aveva la piena consapevolezza di queste conoscenze e le utilizzava su larga scala.

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Cenni storici

  • Origini ed evoluzione del concetto di orgonite

Il concetto di orgonite trova le sue radici nelle teorie di Wilhelm Reich, psicoanalista e scienziato del XX secolo, che negli anni ’30 sviluppò l’idea di un’energia universale chiamata orgone. Reich descriveva questa forza come una manifestazione onnipresente della vita, simile al prana nella tradizione vedica o al qi della filosofia cinese, capace di influenzare sia il benessere umano che i fenomeni naturali.

  • Wilhelm Reich e l’energia orgonica

Reich inizialmente si dedicò allo studio della sessualità e del benessere psicologico, ipotizzando che l’energia orgonica fosse direttamente legata alla vitalità e alla salute emotiva. Propose che l’energia orgonica si accumulasse in particolari strutture viventi e fosse influenzabile da fattori ambientali e psicologici. Nel tentativo di interagire con questa energia, Reich costruì i suoi primi dispositivi: accumulatori di orgone, grandi camere composte da strati alternati di materiali organici (che attirano energia) e inorganici (che la riflettono). Questi accumulatori furono utilizzati per trattamenti sperimentali di salute e per studiare l’energia atmosferica. Le teorie di Reich incontrarono un crescente scetticismo da parte della comunità scientifica. Negli anni ’50, i suoi esperimenti furono dichiarati pseudoscientifici, e le sue pubblicazioni furono sequestrate e distrutte negli Stati Uniti. Tuttavia, il suo lavoro ispirò molti ricercatori e appassionati, che continuarono a esplorare le sue idee.

  • Dagli accumulatori all’orgonite

Negli anni ’90, Don Croft, insieme alla moglie Carol, reinterpretò i concetti di Reich per creare dispositivi più semplici e accessibili: nacque l’orgonite moderna. La loro versione era costituita da una miscela di resina, metalli e cristalli, eliminando la necessità di grandi strutture. I Croft sostenevano che l’orgonite non solo fosse in grado di assorbire energie negative, ma potesse anche trasformarle in energie benefiche. Il concetto di orgonite si diffuse rapidamente grazie a forum online, video e comunità di appassionati. Negli anni 2000, il movimento orgonico abbracciò filosofie New Age, tecniche di guarigione alternative e persino teorie sulla protezione contro campi elettromagnetici. L’orgonite iniziò a essere collegata a pratiche come l’elettrocultura (utilizzo di energia per stimolare la crescita delle piante) e il bilanciamento energetico personale. Questa evoluzione le conferì un ruolo sempre più polivalente nel panorama olistico e spirituale. Sia ben inteso che l’elettrocoltura va ben oltre la connessione con dispositivi orgonici, è una disciplina a parte ad oggi molto applicata e con evidenti risultati che meriterebbe un approfondimento dedicato.

  • Lascito di Reich e nuove interpretazioni

Sebbene l’orgonite si sia evoluta in una direzione molto diversa rispetto agli accumulatori originali di Reich, il nucleo concettuale rimane lo stesso: l’esistenza di un’energia vitale universale e la possibilità di interagire con essa attraverso dispositivi creati ad hoc. Questa storia, intrecciata di scienza, spiritualità e controcultura, ha contribuito a trasformare l’orgonite in un fenomeno globale, ancora oggi al centro di dibattiti e sperimentazioni.

  • Le orgoniti funzionano davvero? Il punto di vista scientifico

Le orgoniti si collocano in una zona grigia tra scienza alternativa e credenze popolari. Sebbene non esistano studi scientifici mainstream che ne confermino l’efficacia, alcune teorie e osservazioni preliminari hanno sollevato spunti di riflessione e lasciato aperta la porta a future indagini.

  • Il dibattito scientifico: opinioni contrapposte

La comunità scientifica ufficiale non riconosce l’energia orgonica come un fenomeno reale, considerandolo una reinterpretazione di concetti spirituali privi di basi empiriche. Inoltre, gli effetti attribuiti alle orgoniti, come la neutralizzazione delle radiazioni elettromagnetiche o la generazione di ioni negativi, sono spesso catalogati come benefici dell’effetto placebo o coincidenze. Esistono però scienziati indipendenti e appassionati che hanno condotto esperimenti a livello amatoriale per verificare alcune proprietà attribuite alle orgoniti. Studi sui cristalli compressi hanno dimostrato che producono piccole cariche elettriche, ma il collegamento con i presunti effetti energetici rimane ipotetico. In alcune esperienze non ufficiali, le orgoniti sembrano favorire la generazione di ioni negativi, ma i risultati non sono stati replicati in condizioni controllate. Anche se mancano evidenze conclusive, alcuni scienziati suggeriscono che le orgoniti potrebbero agire come catalizzatori per fenomeni poco compresi, come l’interferenza elettromagnetica o la modulazione di campi elettrostatici. Questa interpretazione, sebbene speculativa, invita a condurre ricerche più rigorose.

  • Come dimostrare il funzionamento?

Per verificare in modo oggettivo l’efficacia delle orgoniti, Noi del centro studi “MesbLabs stiamo pensando di progettare esperimenti scientifici per provare a toglierci ogni dubbio seguendo questi criteri:

1. Misurazione degli effetti sugli ioni negativi – Configurare un ambiente sigillato con sensori certificati per rilevare le variazioni nella concentrazione di ioni negativi, prima e dopo l’introduzione di un’orgonite, confrontare i risultati con un ambiente di controllo privo di orgoniti.

2. Studio delle interazioni elettromagnetiche – Posizionare orgoniti vicino a dispositivi elettronici per misurare eventuali variazioni nei campi elettromagnetici utilizzando strumentazioni come magnetometri o rilevatori di onde EMF e testare diverse composizioni di orgoniti (variazioni nei tipi di cristalli e metalli) per individuare eventuali differenze nei risultati.

3. Esperimenti sulla crescita delle piante – Collocare orgoniti vicino a piante in crescita, monitorandone lo sviluppo rispetto a un gruppo di controllo privo di orgoniti, misurare parametri come altezza, biomassa e contenuto di clorofilla per identificare possibili effetti.

4. Studio sull’impatto psicofisico umano – Condurre test su volontari esposti a un ambiente con orgoniti, misurando parametri come frequenza cardiaca, livello di stress (cortisolo) e percezione soggettiva del benessere, comparare i dati con un gruppo di controllo utilizzando un approccio in doppio cieco.

5. Analisi atmosferica e ambientale – Installare orgoniti in ambienti urbani inquinati per verificare cambiamenti nella qualità dell’aria o nei parametri elettrostatici, monitorare eventuali correlazioni tra la presenza di orgoniti e riduzioni di polveri sottili o variazioni climatiche locali. Nel nostro piccolo siamo riusciti a dimostrare che posizionare un’orgonite (ma anche altri oggetti) sopra un nodo di Hartmann lo “annulla” rendendolo non rilevabile dalle bacchette. (con questo non siamo in grado di affermare che il nodo non sia più nocivo in alcun modo) Ad un singolo test un pesante vassoio ha dato mezza schermatura al nodo di Hartman, mentre le orgoniti han dato schermatura completa al test. È un ottimo risultato che richiede però ulteriori conferme con altri radioestesisti ed esperimenti più rigorosi prima di dare certezze. Potete vedere parte dell’esperimento qui:

Stiamo misurando con test a cieco e doppio cieco il valore energetico secondo la scala Bovis con l’aiuto di alcuni radiestesisti e stiamo cercando di recuperare dei macchinari che possano dare una risposta più oggettiva sul valore energetico, per ora non possiamo dire altro ma vi terremo sicuramente aggiornati. Contattateci se state facendo o siete interessati a fare dei test simili e condividere i risultati.

Orgoniti di “MesbLabs

Nel mentre, grazie al supporto dell’associazione “Gli aMici di Facciamo Finta Che” il nostro centro studi continuerà a produrre dispositivi, recuperare macchinari per misurazioni ed effettuare test a riguardo. Continuate a seguirci per restare aggiornati sugli sviluppi.

In sintesi è evidente che la scienza sia rimasta indietro negando forzatamente l’esistenza dell’etere si è chiusa le porte ad una strada che 150 anni fa era molto battuta dagli scienziati indipendenti sparsi in tutto il mondo. La questione oggi è quanto questa energia orgonica sia sovrapponibile al concetto di etere e come questi concetti impattino la fisica moderna, e quindi anche il concetto di salute, energia, comunicazione e forse il senso stesso del perché siamo qui, da dove veniamo e dove stiamo andando. La ricerca di testi antichi, culture locali e tradizioni orali ci sta permettendo velocemente di recuperare la “teoria”.

Non ci resta che mettere “in pratica”…

Un abbraccio e alla prossima avventura

di Giovane Mesbet

2 pensiero su “ORGONITI: COSA SONO? DA DOVE ARRIVANO? FUNZIONANO? di GIOVANE MESBET”
  1. Buongiorno vi seguo da tempo, io uso l’energia orgonica per l’elettrocultura da più di 3 anni ed ho molti video dimostrativi di piante , ortaggi ecc…. dove si vede il potente aiuto che da l’elettrocultura.
    Uso anche la radionica e le orgoniti ma non spesso x vari motivi.
    Se vi inteserra sentiamoci.
    Grazie e buona giornata

    1. Dieci anni fa’ ho comprato una piramide di orgonite ma quando l’ ho posizionata in camera ho sentito alzarsi una leggera brezza, qualcuno mi può spiegare questo fenomeno.
      All’ epoca mi spaventai e me sbarazzai.

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