Il passato definisce il nostro presente e ha un effetto sul nostro futuro.

Frase emblematica e calzante per riassumere la profonda intervista che è andata in onda un paio di mesi fa sul canale di Facciamo Finta Che. Un ospite internazionale ci ha onorati della sua presenza per parlarci di una scoperta fondamentale per l’intera umanità. Stiamo parlando di Sam Osmanagich e delle piramidi della Bosnia, che si sono trasformate in una vera e propria sfida al paradigma accademico e ai dogmi imposti dalla storia sulle nostre origini.

Come diversi studiosi della controinformazione, e dopo 40 anni di ricerche sulle piramidi e sui siti megalitici, il ricercatore bosniaco è arrivato alla conclusione che quasi tutto quello che ci insegnano sulla storia antica sia sbagliato. Pensiamo quando a scuola ci è stato, per esempio, insegnato che le piramidi esistessero solo in Egitto o in Messico, salvo poi rivelarsi una bugia colossale visto che questi edifici si trovano praticamente su tutti i continenti del nostro pianeta. Siamo altresì stati “programmati” a pensare che le piramidi egizie fossero tombe per i faraoni, e anche questo non è corretto. Non ci sarebbero mummie all’interno delle piramidi egiziane, perché esse non sono state costruite per ospitare resti di un corpo, bensì per aiutare le comunità di esseri viventi con l’intento di durare migliaia di anni.

Non solo, il mainstream vuole a tutti i costi farci credere che siamo l’unica civiltà mai esistita sulla Terra. Questo perché se ci mostrano che la nostra storia è molto breve, ci inducono a credere che viviamo ancora in un momento evolutivo che potrebbe paragonarci a dei bambini, a esseri fragili che necessitano di una guida che mostri loro il cammino, la direzione da seguire. Ruolo assunto dalle élite e dai leader politici, che si arrogano il diritto di prendere le decisioni per noi, curandosi di ogni aspetto della nostra vita, da quello politico a quello finanziario, passando attraverso la religione e la nostra salute. La verità però è un’altra, in passato si sono avvicendate molte civiltà diverse tra loro, e tutto questo non è avvenuto soltanto 5.000 o 6.000 anni fa. Solo negli ultimi 100.000 anni abbiamo avuto ben 5 cicli di civiltà. Per tali ragioni tutto va rimesso in discussione, la storia dell’umanità non è frutto di un’evoluzione, ma dell’avvicendarsi di un ciclo dopo l’altro. Sam Osmanagich, da sempre studioso di piramidi, dopo aver realizzato che la maggior parte di quelle Maya fossero coperte da vegetazione e da terra, decise di allargare le proprie ricerche a quelle cinesi, coperte ugualmente da terra e vegetazione, similmente ad altre presenti in Cambogia e in Indonesia.

Dopo diversi viaggi in giro per il mondo, è poi arrivata la grande scoperta in Bosnia: quella che tutti definivano una collina naturale, si è rivelata essere una vera e propria piramide, dotata di quattro lati, quattro facce triangolari, quattro spigoli con la stessa inclinazione dalla base alla sommità. Nel 2005 sono state avviate ricerche preliminari, scavi, analisi di laboratorio e studi in vari ambiti, e si è presto compreso che si trattava di una struttura artificiale orientata verso i quattro punti cardinali.

L’intero complesso è composto attualmente da sei piramidi, probabilmente ne esiste una settima. La piramide più grande è quella del Sole. Al di sotto di essa sono stati trovati nel terreno diversi strati di blocchi rettangolari. In seguito ad analisi, si è scoperto che si trattava di una specie di calcestruzzo di origine artificiale. E non è tutto, tra i blocchi erano presenti foglie fossili, finite lì nel corso della costruzione. Diverse analisi approfondite (tra cui quella al radiocarbonio) hanno portato alla medesima datazione: 33.600 anni! Chiediamoci, a questo punto, chi sia stato in grado di costruirle, di creare il calcestruzzo, di scavare tunnel sotterranei, di rispettare le leggi della geometria sacra, introducendo elementi quali la sezione aurea o le spirali di Fibonacci.

Sicuramente si tratta di qualcuno che sapeva che se si orienta la piramide secondo i punti cardinali, essa diventa un amplificatore di energia. Sotto la piramide bosniaca del Sole si trova un’enorme placca di ferro. Questo materiale è in grado di generare un campo elettromagnetico amplificato dalla piramide stessa. Tutto è stato misurato, e alla sommità il segnale è cinquanta volte più forte. La piramide, inoltre, amplifica la concentrazione di ioni negativi, non dimentichiamoci che al di sotto della struttura scorre un corso d’acqua sotterraneo. Sono altresì stati rinvenuti molti cristalli di quarzo sulla superficie e nei tunnel, ossia minerali che amplificano l’energia. Sam Osmanagich è giunto così alla conclusione che le piramidi possono essere considerate dei grandi amplificatori, ossia vere e proprie macchine di energia. Gli esseri intelligenti che le hanno costruite, possedevano approfondite conoscenze su come erigere edifici sopra luoghi energeticamente molto potenti, dove scorrono corsi d’acqua sotterranei capaci di amplificare tali forze.

Scendendo nel concreto, per cosa veniva usata la piramide? Sam Osmanagich ci ha fornito alcune risposte che hanno dell’incredibile. Sappiamo che il fascio di energia emesso attraverso la cima della piramide del Sole è fatto di onde scalari, che viaggiano a una velocità superiore a quella della luce. Il primo potenziale scopo del potere delle piramidi è quello di essere un dispositivo di comunicazione. Visitando il parco in cui si trovano le piramidi bosniache, è possibile accedere ai tunnel sotterranei, nei quali è stato accertato come le persone, una volta dentro, riescano a respirare molto meglio. Chi ha l’asma, per esempio, dopo un paio di visite non ha più bisogno di inalatori. La pressione sanguigna elevata riesce a normalizzarsi e ci sono miglioramenti per patologie più serie. L’energia delle piramidi, quindi, sarebbe in grado di proteggere quello che per noi è più importante, ovvero la nostra salute. Altro elemento essenziale per la nostra esistenza è l’acqua. Quella che noi beviamo è trattata con il cloro (che è un veleno), nella nostra acqua ci sono tracce di metalli pesanti e plastica. Praticamente ciò che noi beviamo è energeticamente morto. L’acqua dei tunnel in Bosnia, invece, è viva, ha un’alta vibrazione. Lo stesso discorso vale anche per il mangiare: grazie alle piramidi migliora la struttura molecolare dei semi e del cibo in generale. Una scoperta eccezionale se pensiamo che noi siamo ciò di cui il nostro corpo si nutre. Miglioramenti sono stati riscontrati anche nel sistema immunitario, nel sangue, così come è stato attestato uno sviluppo interessante dei nostri sensi spirituali, fondamentali per diventare veramente liberi.

Pensiamo a quanto le piramidi possono darci, stiamo parlando di una tecnologia antichissima che ci è stata lasciata in eredità. In conclusione, sappiamo che ormai è assodato il fatto che l’archeologia tenda a “compiacere” le volontà politiche. Chiediamoci perché i leader e la politica abbiano così paura dell’archeologia. La risposta è molto più semplice di quanto possiamo immaginare: hanno paura. Che cosa accadrebbe se noi, a cui è sempre stata raccontata la “favola” di essere la sola civiltà mai esistita sul pianeta, scoprissimo che invece nel passato si sono avvicendate diverse civiltà terrestri e altrettante non terrestri? La gente comune inizierebbe a fare delle domande lecite, per esempio, su come vivessero o su quanto avanzata fosse la loro tecnologia. Se prendiamo la civiltà di Atlantide, come abbiamo avuto modo di imparare dalle puntate del Sentiero di Atlantide con Nicola Bizzi, sappiamo che vi era una diversa distribuzione delle risorse. Era, potremmo dire, una società più giusta di quella in cui viviamo oggi. Ai giorni nostri, invece, c’è un’enorme ricchezza concentrata nelle mani di pochissime persone. Con essa, tutti potremmo vivere felici, pensiamo soltanto alle immense risorse del nostro pianeta di cui tutti potremmo godere. Sono esistite civiltà che hanno vissuto senza paure, in totale libertà. Se la gente cominciasse a ragionare su questi aspetti, le basi della società odierna sarebbero in grande pericolo. La gente si renderebbe conto che non siamo nemici uno dell’altro, ma che i veri nemici sono quelli che operano dietro le quinte, che ci dividono e ci governano. Se sapessimo la vera storia della Terra, le persone comuni di buone intenzioni potrebbero sviluppare idee molto pericolose per loro, è forse per questo che le élite non vogliono che sappiamo la realtà sul nostro passato? Le piramidi bosniache sono uno dei tanti elementi in grado di mettere in pericolo questo sistema.

L’area delle piramidi bosniache, situata in un parco di 100.000 metri quadri è un’oasi culturale, sportiva, ricreativa, un luogo di libertà e di pace. Il futuro dell’umanità è nell’armonia fra tutti noi e la natura. Se dobbiamo aspettare che siano i governi a migliorare la nostra vita, aspetteremo ancora per migliaia di anni e non succederà mai. A volte le persone si sentono scoraggiate perché pensano che ci siano delle forze molto più grandi di noi che ci remano contro. Non dimentichiamo che ognuno di noi, ogni anima è luce: siamo migliaia e migliaia di piccole luci che insieme sono in grado di diventare così potenti da illuminare il mondo e allontanare l’oscurità. Questo è il potere che noi come individui abbiamo. Il nostro destino è nelle nostre mani, possiamo costruire una nuova età dell’oro.

di Sara Perotti

  • Link alla puntata di Facciamo Finta Che con ospite Sam Osmanagich insieme a Cristina Redi e Nicola Bizzi:

 

  • Disponibile anche una nuovissima playlist interamente dedicata alle piramidi bosniache, un viaggio tra passato, presente e futuro:

 

  • Ecco una recente intervista che il nostro amico Roberto Venturino ha fatto proprio a Sam Osmanagich

 

  • Link all’ultima puntata di Facciamo Finta Che legata ai recenti studi che sono stati fatti sulle piramidi di Bosnia: 

 

  • È attualmente in corso il viaggio organizzato da Facciamo Finta Che presso le piramidi della Bosnia. Nel lasciarvi alcune foto per farvi assaporare le emozioni che potreste vivere anche voi in quei luoghi, vi ricordiamo che la nostra collaborazione con Sam proseguirà anche in futuro. Nella primavera prossima, innanzitutto, verrà organizzato un nuovo viaggio a Visoko per chiunque abbia voglia di partecipare in nostra compagnia. 

 

  • Per chi, invece, non vuole attendere fino al prossimo anno, ci sarà presto un appuntamento imperdibile. Il 10 novembre, infatti, Sam Osmanagich ci raggiungerà in Italia in qualità di ospite della Prima Conferenza Internazionale di Facciamo Finta Che. L’evento è già prenotabile, è previsto uno sconto per i tesserati di Facciamo Finta Che, parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione a sostegno della ricerca. Vi aspettiamo numerosi!

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