Non ho mai celato la mia ammirazione per il prof., ma stavolta ha superato se stesso. Nella puntata speciale di venerdì sera, Corrado Malanga ha annunciato una serie di conferenze a seguito delle quali l’impostore (a libro-paga della CIA) Zaqi Hawass dovrebbe semplicemente darsi alla pratica dell’hikikomori e letteralmente non uscire più dalla sua stanzetta, o ancora meglio, non uscire più dalla camera della piramide il cui ingresso ha murato. D’altra parte, si sa, a un certo punto della vita inizia ad attivarsi la legge del contrappasso dantesco, e nel suo caso sarebbe proprio il momento adatto.
Già l’anno scorso proprio su questo canale, il professor Malanga aveva avvisato (parole testuali): “Zaqi Hawass sapeva tutto e non ha detto un cazzo! […]. Vuoi vedere come ci rimane male il povero Zaqi Hawass quando pubblicheremo su una rivista scientifica interazionale tutte le scoperte fatte con le nuove strumentazioni, tipo il radar ad apertura sintetica!”. Da allora, il professor Malanga e il dottor Filippo Biondi, punta di diamante della Marina Militare e dell’aeronautica italiana, hanno pubblicato uno studio che ha letteralmente rivoluzionato il modo in cui si guarda alla piramide, ma il mondo scientifico li ha sostanzialmente ignorati. I ricercatori giapponesi dell’Università di Nagoya, che usano i muoni per scrutare l’interno della piramide, “se li sognano i risultati che abbiamo ottenuto noi col radar ad apertura sintetica”, afferma il prof. e adesso è ora di prendersi quei meriti, che il recente annuncio, dato proprio da Zaqi Hawass, della scoperta di un tunnel nella piramide gli vorrebbe togliere. Infatti, l’esistenza del suddetto tunnel sotto la piramide era stata rivelata proprio da Corrado Malanga e Filippo Biondi già l’anno scorso, ma si sa, quando la “scienzah” deve fare i conti con la CIA, non tutte le scoperte ricevono la stessa copertura mediatica. Nel nostro caso, per fortuna e con onore il canale di Gianluca Lamberti può pregiarsi di non aver mai censurato nessuno, cosa che invece non si può dire della rivista “scientifica” Nature, sulla quale forse, ormai, si vergognerebbe di scrivere perfino il prof. Fontecedro!
Non sottraggo altro tempo ai curiosi che vorranno scoprire quel 95% di ricerca onesta e seria che il paper del professore contiene in più rispetto alle “mirabolanti ricerche” millantante dal povero Zaqi. Vi lasciamo all’ascolto e auguriamo al “barone della Piana di Giza” un’eterna permanenza nelle stanze della sua piramide mentale, strapiena degli imbrogli e dei silenzi del passato. Come diceva Francisco Goya, veramente “il sonno della ragione genera mostri”, ma noi ormai ci siamo svegliati.
Buon Cosmico Ascolto, Ragazzi!