L’arcipelago delle Azzorre, situato nell’Oceano Atlantico a circa 1.500 km dalla costa del Portogallo, è composto da nove isole vulcaniche che affascinano con la loro bellezza naturale e la loro misteriosa origine.
Io credo che queste isole siano ciò che rimane della leggendaria Atlantide, la civiltà avanzata descritta da Platone nei suoi dialoghi Timeo e Crizia. Secondo Platone, Atlantide scomparve sotto le onde intorno al 9600 a.C. Questa teoria ormai è stata comprovata dallo studio di oltre sessanta scienziati che hanno trovato le prove di due grandi impatti cosmici di uno sciame cometario che ha investito l’emisfero settentrionale del nostro pianeta.
Platone scrisse che Atlantide era una potente e avanzata civiltà situata “oltre le Colonne d’Ercole” (lo Stretto di Gibilterra). Secondo il filosofo, Atlantide era un’isola fertile che prosperava grazie alle sue risorse naturali e alla sua tecnologia avanzata. Tuttavia, a causa della corruzione morale dei suoi abitanti, l’isola fu punita dagli Dei e sprofondò nell’oceano in un singolo giorno e notte di cataclismi.
Le Azzorre si trovano nell’Atlantico settentrionale, esattamente dove Platone descrisse la posizione di Atlantide. Le Azzorre sono caratterizzate da un’intensa attività vulcanica che rende fertile quelle terre. È plausibile che un cataclisma di grande portata, come quello descritto da Platone, possa aver causato la scomparsa di una grande massa terrestre e lasciato dietro di sé solo le parti più elevate, che oggi costituiscono le isole delle Azzorre.
Alcune antiche mappe, come la mappa di Piri Reis del XVI secolo, mostrano terre che non corrispondono a nessuna massa terrestre conosciuta oggi. Alcuni studiosi, non a torto, ipotizzano che queste mappe possano essere basate su conoscenze di civiltà antiche.
La cultura delle Azzorre e alcune tradizioni locali contengono miti e leggende che parlano di terre sommerse e civiltà perdute. Queste storie, tramandate oralmente, potrebbero essere echi lontani della catastrofe di Atlantide.
Studi geologici delle Azzorre rivelano che l’arcipelago si trova su una dorsale medio-oceanica attiva, la Dorsale Medio-Atlantica. Questa continua attività geologica suggerisce che grandi movimenti tettonici potrebbero aver avuto luogo in passato, ed è compatibile con un evento catastrofico come quello descritto da Platone.
Recenti esplorazioni oceanografiche hanno scoperto che il fondale oceanico intorno alle Azzorre presenta caratteristiche che potrebbero indicare un’antica terra sommersa. Questi rilievi sottomarini includono montagne e altopiani che potrebbero essere stati sopra il livello del mare in un passato remoto.
In particolare ha suscitato in me interesse la scoperta di una presunta piramide sottomarina nei pressi dell’arcipelago.
Di questa struttura si è parlato per la prima volta nel 2013 grazie a Diocleciano Silva, un marinaio portoghese, che l’ha avvistata mentre esplorava le acque tra le isole di São Miguel e Terceira. Utilizzando un ecoscandaglio, Silva rilevò una struttura con una forma triangolare simmetrica, simile a una piramide, situata a circa 40 metri di profondità.
È stato stimato che la piramide sottomarina possa avere una base di circa 8.000 metri quadrati e un’altezza di circa 60 metri. Queste dimensioni sono paragonabili a quelle delle grandi piramidi egiziane, rendendo la scoperta ancora più intrigante.
La struttura ha una forma triangolare regolare, con angoli precisi che suggeriscono una costruzione artificiale piuttosto che una formazione naturale. La simmetria della piramide è uno degli aspetti più affascinanti della scoperta. Alcuni ricercatori hanno notato che sembra essere orientata in modo simile a quelle di Giza, con i suoi lati allineati con i punti cardinali. Questo potrebbe indicare una conoscenza avanzata dell’astronomia da parte dei costruttori.
Alcuni geologi e scettici sostengono che la piramide potrebbe essere il risultato di processi geologici naturali. Le formazioni rocciose possono assumere forme simmetriche a causa di erosione, fratturazione e altri fenomeni naturali, ma diversi gruppi di ricerca, inclusi oceanografi e archeologi subacquei, hanno espresso interesse nell’esplorare la piramide più da vicino. L’uso di robot subacquei e tecnologie avanzate potrebbe fornire immagini dettagliate e campioni per determinare la natura della struttura.
La scoperta della piramide sottomarina nei pressi delle Azzorre aggiunge un nuovo capitolo al mistero di Atlantide e alla storia dell’arcipelago. Se fosse confermata la sua costruzione artificiale, potrebbe rappresentare una delle prove più significative dell’esistenza di una civiltà avanzata nell’Atlantico, forse proprio la leggendaria Atlantide descritta da Platone. Mentre la ricerca continua, la piramide delle Azzorre rimane un simbolo affascinante che può svelare uno dei più grandi misteri di sempre.
di Davide Baroni
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