Ho pensato a lungo se trascrivere o meno questa lunga citazione tratta dal Mahabharata, in cui si descrive la condizione della società umana negli ultimi tempi del Kali Yuga. Ma… da una parte le consonanze con la nostra attualità erano davvero troppe per non solleticare la voglia di dire: “Ehi, guardate qui… pensiamo di aver inventato tutto noi e invece davvero non c’è nulla di nuovo sotto il sole”…. e dall’altra parte, le aberrazioni proposte dal Vaticano negli ultimi due anni stanno rimbalzando da un social media all’altro con un’intensità e una virulenza tali da convincermi che ormai anche questa ulteriore manifestazione dell’era passata (quella dei Pesci) sta crollando e sia quindi giusto segnalare che la sua fine (venga presto!) non implicherà necessariamente la fine della moralità e del rispetto verso il prossimo (semmai, il contrario, visti e considerati gli avvenimenti degli ultimi cinque secoli)… Non mi riferisco solo ai presepi postmoderni che abbiamo dovuto contemplare in Piazza San Pietro negli ultimi due Natali, penso anche alle processioni pasquali sospese, alle acquasantiere spray, alle messe della Vigilia anticipate alle 21, come se alle 24 la protezione antivirale (per chi ce l’ha) si dissolvesse come la zucca di Cenerentola; ma penso anche alle chiese chiuse durante il primo lockdown, segno inequivocabile che quella religione non può più offrire conforto; penso ai battesimi con le pistole ad acqua, penso “all’atto d’amore” (che se non voluto, ricordiamolo sempre, si chiama stupro) a cui Belzeboglio ha equiparato il siero satanico… E per andare indietro nel tempo, a prima della farsemia (perché, ricordiamocelo sempre, esisteva una storia anche prima di questo tragico evento, anche se ormai ce la siamo dimenticati), penso alla Misericordina: la preghiera esoterica del Rosario essoterizzata, pubblicizzata e commercializzata sotto forma di “farmaco per il cuore”. Accadeva nel 2013, nello stesso anno dell’elezione, il demone aveva svelato subito la propria vera natura, ma parlava spagnolo (che in confronto al tedesco del predecessore ogni frase sembrava uno sketch) e diceva “buon appetito”, e tanto bastò per ingannare le evangeliche pecorelle.

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Religioni sorgono e tramontano, imperi vengono costruiti e sgretolati, legislature vengono approvate e abrogate, filosofie vengono abbracciate e ripudiate e i rispettivi filosofi osannati e condannati (spesso a morte), eppure due cose non cambiano mai: la faustiana capacità dell’essere umano di continuare a desiderare di più e di meglio e la sua stupefacente cecità, che porta i più a dimenticare le lezioni del passato e quindi a stupirsi continuamente di “quanto in basso possa cadere la società”.

Più studio, più mi convinco che la nostra evoluzione (se di evoluzione si può parlare) sia davvero un’enorme spirale, per cui prima di approdare alla parte più alta della curva successiva, occorre necessariamente e inevitabilmente sprofondare nella parte più inferiore della curva precedente. E forse noi ora siamo in quella parte bassa della spirale, pronti a prendere la rincorsa per schizzare in alto…

Proseguendo con la metafora motoria, per ora è difficile prevedere il percorso del prossimi decenni: troppe sono le brutture che stanno sconvolgendo il nostro mondo (vaccini, 5G, teoria Gender, NWO, Buona Squola, Bibbiano, pedofilia “sacra” e chi più ne ha più ne metta) e l’umanità potrebbe o ribellarsi da un momento all’altro, stanca e indignata, o assuefarsi del tutto e soccombere; dipende solo da quanto rapidamente diverrà bollente l’acqua del pentolone sociale in cui cuoce la proverbiale rana. Un pronostico però credo si possa azzardare: l’istituzione di cui Bergoglio è degno rappresentante sta finalmente crollando… Ci vorrà magari un altro secolo di sempre più rapida dissoluzione morale, ma i segni del suo rapido sgretolarsi sono chiari e – per concludere la metafora motoria – sarebbe bello poter consegnare già adesso al suddetto degno rappresentate un simbolico biglietto ferroviario con destinazione “Avignone – solo Andata” e sgombrare finalmente il campo dalle macerie morali per iniziare a ricostruire, o magari per ripristinare la “prisca teologia”… Ma non si può. Occorre attendere. Nel frattempo penso a quell’epoca in cui, per l’appunto, il papa stava ad Avignone e Caterina da Siena lo esortava a tornava all’Urbe, e quando poi fu eletto il suo successore, qualche tempo dopo i vescovi elettori ammisero di essersi sbagliati (a fare che? Non certo a decidere, perché non sono loro che scelgono, ma è lo Spirito Santo che li indirizza… Forse che non avevano saputo decodificarne le divine indicazioni?) e così scomunicarono quello e ne elessero un altro… Corsi e ricorsi storici. Solo che dopo quel momento di oscurità spirituale l’umanità fu illuminata dall’Umanesimo, dal Rinascimento e dal ritrovamento dei testi ermetici e platonici. Noi abbiamo già avuto gli enormi fari di Qumran e Nag Hammadi, ma non sono stati sufficienti per rischiarare il buio in cui la società sprofonda di giorno in giorno…
E allora ho pensato: forse non occorre scoprire testi nuovi, forse, per riflettere, è sufficiente solo rileggere un testo sacro già noto (il cui titolo è sulla bocca di molti, ma la cui lettera è perlopiù ignota). E allora concludo la mia premessa e lascio parlare il testo sacro. Il treno è in stazione. Siamo arrivati in una simbolica Avignone, capolinea di un eone ormai agli sgoccioli, e uovo cosmico in cui si annida il germe di un nuovo inizio. Da poco è passata la “Befana”, ennesima volgarizzazione della festa sacra della Epifania, la Manifestazione della Luce Divina. Molti di noi hanno già visto parte della verità dietro il velo delle bugie. Il mio augurio per la fine di questo periodo festivo e l’inizio (già in salita) di un nuovo anno è che sempre più Anime Belle vedano la Luce.

Che la Luce dissolva il Kali Yuga!

“Tutti gli uomini mentiranno […] i brahmana si comporteranno come le caste sociali inferiori e queste ultime acquisteranno la ricchezza e si manterranno facendo i mercenari. I brahmana abbandoneranno lo studio dei Veda e l’effettuazione dei sacrifici e le regole di vittizzazione [diventeranno onnivori]. La mormorazione delle formule sacra [japa] non sarà più effettuata. Quando il mondo sarà così sottosopra, ciò costituirà il primo segno del decadimento. Vi saranno molti sovrani barbari a dominare le genti; peccatori occupati tra falsi editti e sterili dispute; vi saranno popolazioni barbariche a governare. Nessun brahmana potrà mantenersi seguendo la propria strada, e le altre caste indulgeranno in attività malvagie. La gente avrà vita breve [o una lunga vita di malattie eterodiretta da BigPharma… N.d.R.] poco valore e coraggio. Essa avrà poco di succo, involucro e parole conformi alla verità [in pratica la Neolingua pronosticata da Orwell… Sempre N.d.R. ovviamente].

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Desolate le abitazioni, lo spazio pieno di bestie e serpenti, le discussioni dei brahmana saranno aride, le altre caste sociali saranno sprezzanti. Abbonderanno gli sciami d’insetti e tutti i profumi perderanno la loro fragranza, i succhi il loro gusto. Le donne avranno progenie numerosa, ma prive di carattere e buona educazione [anche loro avevano già la “Buona” Squola… N.d.R.] e intente a rapporti sessuali innaturali [si commenta da solo… N.d.R.].

Le comunità soffriranno la fame, gli alberi produrranno pochi fiori e frutti le donne avranno malattie dei capelli, le vacche produrranno poco latte [noi a questo abbiamo ovviato con gli allevamenti intensivi, in cui si pratica lo stupro costante delle mucche, che dopo ogni parto subiscono l’allontanamento del vitellino e producono sempre più latte… Tanto per essere chiari, non esistono le mucche da latte, per chi ancora ci credesse. Esistono femmine di mammifero che producono latte dopo il parto e nelle quali la produzione di latte è mantenuta e incrementata tramite mungitura meccanica violenta e continuata… N.d.R.]

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I brahmana riceveranno doni da sovrani, loro assassini, che accusano altri di gravi misfatti. Pieni i luoghi saranno di brahmana avidi e gretti che facendosi schermo con la religiosità ipocrita estorceranno elemosine; capofamiglia spaventati dalle tasse gravose e colpevoli di furto vivranno di commerci, spacciandosi per asceti. Appartenenti alle caste superiori […] si comportano da ipocriti, essendo amanti del bere, irriguardosi nel cercare il piacere sessuale, desiderano il piacere mondano del sangue e della carne.

[…] Il signore non manda piogge nei tempi opportuni, e così i semi non crescono adeguatamente. La gente si diletta a uccidere e a compiere azioni impure. Estremamente abbondanti sono i frutti dell’ingiustizia e chiunque cerchi di attenersi alla giustizia viene considerato di breve esistenza in quanto non vi è giustizia alcuna.
La gente vende i beni ingannando sul peso e sul valore; abbondano di inganni e trucchi i commerci; i giusti illanguidiscono, i malvagi si rafforzano, la giustizia si indebolisce, si potenzia l’ingiustizia; i giusti vivono brevemente e in povertà; gli ingiusti a lungo e nelle ricchezze; nei luoghi di riunione cittadini le persone saranno ingiuste e avranno relazioni in modi disonesti. Persone che avranno pochi risparmi saranno prese dall’orgoglio dei ricchi; persone che avranno depositi fiduciari ingenti, ma segreti, ipocritamente saranno pronti a negare la ricchezza, asserendo impudenti: “mai è stato depositato”…

I luoghi d’incontro comunitari e templari sono infestati di volatili e bestie che si cibano di esseri umani. Ragazzine di 7, 8 anni sono ingravidate e ragazzini di 10, 12 anni diventano padri; a 16 anni avviene un rapido declino nella durata della vita umana; i giovani si comportano come gli anziani e gli anziani assumono gli abiti giovanili. Le donne, di costumi contrari, ingannano i mariti degni e si accoppiano con schiavi e bestie; le donne, consorti di eroi, cercano altri uomini e commettono adulterio con il marito ancora vivente.

O Divino! Ogniqualvolta l’ordine cosmico appassisce e il disordine prende forza, allora io, Vishnu, genero me stesso. Le grandi anime si manifestano per il bene del mondo proprio alla fine di questa era di distruzione. D’ogni dove, tutti i malvagi saranno uccisi e inesorabilmente tutti gli ingiusti e gli eretici di qualsiasi risma saranno annientati.

Svanito il suono primordiale, tramontato il Kali Yuga, in qualche modo quelle genti che saranno sopravvissute, ripristineranno l’ordine cosmico”.

di Stella Picarò

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