Parto dalla considerazione di ciò che è accaduto dal 2020 e da una frase che disse Rudolf Steiner durante la conferenza del 27 ottobre del 1917 : «Nel futuro si eliminerà l’anima per mezzo di farmaci. Come oggi si vaccinano le persone contro questa o quella malattia, così in futuro si vaccineranno i bambini con una sostanza che li renderà immuni dall’essere soggetti alla ‘follia’ della vita spirituale». E’ una frase molto forte perché l’anima nel nostro immaginario è qualcosa che ci eleva che ci rende ciò che siamo immortali come energia e soprattutto permette di non sentirci soli, ma connessi a qualcosa di più trascendente in altre parole connessi alla nostra divinità di esseri spirituali. I greci definirono l’anima con la parola Psychè, la quale permette la connessione del corpo allo spirito. Corpo e spirito rappresentano i due antipodi i due estremi e che non hanno modo di dialogare tra di loro a meno che ci sia un terzo elemento che abbia questa capacità, che conosca insomma entrambi i linguaggi. Questo elemento che fa da ponte e che consente la comunicazione è appunto l’anima, colei che consente al sogno dello spirito di trasmettere le sue istruzioni al corpo in cui si è incarnato per realizzare quel sogno stesso.

Da dove viene questa conoscenza?

Perché corpo e spirito non comunicano?

Vi racconto ora una storia che intreccia la chimica la filosofia e la religione cosi come la conosciamo: La nostra realtà è composta da atomi, ogni atomo seppur diverso ha una struttura identica è costituito da tre parti protone con carica positiva che è posizionato nel nucleo ed ha la funzione di contrarre, l’elettrone con carica negativa che è posizionato all’esterno ha la funzione di espandere e un neutrone che ha carica neutra cioè sia positiva che negativa posizionato insieme al protone. Mentre il protone e il neutrone sono nel nucleo e facilmente identificabili per quanto riguarda l’elettrone si parla di probabilità definita anche come nube di possibilità. Perché l’elettrone non sta mai fermo si muove lungo un orbita captando il mondo esterno potremmo definirlo Mercurio. Mercurio l’intelligenza lo spirito, aveva le ali ai piedi, sull’elmo e sulla schiena si spostava ovunque portando messaggi. Il protone veniva chiamato zolfo che richiamava la sua pesantezza, la sua materialità, la sua “fissità”. Due elementi così diversi non possono comunicare, non avendo punti di contatto hanno bisogno di un terzo elemento che possa consentirgli il dialogo e di realizzare la struttura che permette la base della vita il neutrone che veniva chiamato sale. “Non c’è due senza tre il quattro vien da se” recita un vecchio proverbio.. che guarda caso si modella perfettamente a quanto detto! L’uno è il tutto il due è la polarità il tre la possibilità il 4 è la materia. dopo il tre per adattamento nascono tutti gli elementi, è la meravigliosa biodiversità che abbiamo imparato a conoscere. L’essere umano è composto da miliardi di cellule che a loro volta sono composte da migliaia di sostanze le quali sono di conseguenza assemblamenti di atomi ordinati secondo leggi ben definite. Quindi in definitiva l’essere umano ha una struttura trinitaria: protone neutrone ed elettrone. Anticamente pur non conoscendo tutto questo si era identificato il corpo come zolfo il mercurio come spirito e l’anima come sale. Quindi l’anima come il sale lateralizza raggiunge tutti i distretti permette la comunicazione tra l’alto e il basso. Vi viene in mente nulla che nel nostro corpo svolge questa funzione? Ebbene sì il sangue che raggiunge ogni più piccolo luogo del nostro corpo portando risorse e consentendo la vita. Ma il sale nell’uomo non è anche il suo stare insieme, la condivisione, il passaggio di nutrimenti nei tre livelli di corpo, mente e spirito?

Il sale è la parte che in questa chiacchierata è il principio cardine è ciò che trasmette la gioia di vivere che ci fa stare vicini che ci permette di specchiarci gli uni negli altri per trovare corrispondenze o dissonanze per poterci vedere. Ogni cellula del nostro corpo porta impressa la somiglianza del nostro spirito. Tutti noi nasciamo da un’unica cellula il tutto dove s’imprime il sogno dello spirito che poi nel corpo genererà l’immagine di quel sogno e che porterà alla sua realizzazione attraverso le esperienze. Quindi il sangue guarda un po’ è stato il centro di questo “esperimento”. L’atomo rappresenta l’unità il simbolo o “simballo”= metto insieme, il suo contrario è il diaballo= metto in mezzo. Frammento divido porto discordia; si è cercato di frammentare l’unità il simbolo umano impedendo la comunicazione con se stesso e di conseguenza con gli altri esseri. Il cuore rappresenta il centro, quell’interfaccia che è la manifestazione dell’anima. Un cuore connesso con lo spirito e con il corpo è intoccabile non è corrompibile. Il sangue è il fluido più puro che l’essere umano possiede non contiene sostanze che possono corromperlo, è l’unica cellula infatti a non contenere DNA, uno dei motivi per cui da tempo immemore il sangue veniva utilizzato per riti religiosi in moltissime culture soprattutto il sangue femminile perché sgorgava senza uccisione . Vi siete mai chiesti perché è importante stare vicino agli ammalati? Non certo solo per il soccorso puramente fisico come assisterlo nel bisogno! Perché l’energia, la luce di questo fluido ha la possibilità di “passare” dal corpo sano a quello malato portando equilibrio. Fino a 50 anni fa negli ospedali erano le religiose che svolgevano questo compito perché il loro “ora et labora” consentiva alla loro energia di essere portatrice del messaggio di equilibrio che nasceva dalla natura di cui noi siamo figli perché è da lì che proveniamo come materia e di cui ci nutriamo anche attraverso il rispetto dei bioritmi.

Cominciate a comprendere perché ci hanno separati?

Cominciate a vedere come ciò che hanno fatto non è qualcosa di arcano o non è solo legato alla “semplice” paura, ma come ci sono conoscenze chimiche fisiologiche spirituali che determinano il risultato che abbiamo potuto verificare?

La fisiologia del corpo umano così come la sua simbologia nonché la sua natura luminosa e spirituale è una struttura multidimensionale strettamente interconnessa. Separandola si otterrebbe un impoverimento delle capacità umane un rendere robotico i suoi comportamenti in modo da essere completamente non solo prevedibile ma anche programmabile riducendo le sue funzioni psichiche e dando risalto solo alla funzione cognitiva razionale diventa soggiogabile, in definitiva innocuo, semplicemente un PC. Lungi dall’essere esaustivo ho voluto fornire un input di ampliamento della visione possibile della nostra realtà per andare a conoscere questo mistero chiamato essere umano la cui luminosità nasce proprio dalla materia di cui è costituito che eccitandosi tramite le esperienze e tornando allo stato di quiete comprendendo, emette fotoni di luce.

Questa storia può avere 4 possibili finali come 4 sono le vie che si possono intraprendere queste 4 vie rappresentano anche 4 livelli di coscienza:

La strada più densa pari ad una bassa coscienza è rappresentata dallo Stallo in cui c’è una lenta agonia che porterà all’annientamento.

Ad un livello leggermente più alto avremo la Vittoria di Pirro: vinciamo, ma le perdite sono talmente tante e profonde che porterà a fallimento;

A coscienza più elevata abbiamo una Vincita: avanziamo con piccoli passi senza però raggiungere però la pienezza.

il primo il più alto la Vittoria piena.

Abbiamo ancora (ma non per molto) tutte le possibilità aperte a patto che veramente dal cuore parta il Coraggio, l’agire del cuore che si deve attivare mostrando e manifestando finalmente la nostra piena luce divina.

Di CRISTINA ALUNNI

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