Introduzione

Nel giugno 1966, nel pieno della guerra del Vietnam, misteriosi oggetti volanti non identificati percorrevano i cieli degli scenari bellici, osservati da soldati e personale delle forze armate statunitensi. Una casistica poco nota che però presenta alcuni eventi di estremo interesse.

 

Foto ufficiale di un UFO in Vietnam

 

1.UFO su una base

Erano le 21.45 di una calda sera di giugno del 1966, un team di costruzioni stava ampliando alcune strade a circa mezzo miglio a ovest della base militare di Nha Trang utilizzando dei bulldozer, mentre la maggior parte dei soldati americani lì presenti stava guardando un film in un’area all’aperto adibita a cinema. All’improvviso il cielo sopra la base si tinse di una colorazione estremamente luminosa. In prima battuta si pensò che potesse trattarsi di un razzo di segnalazione lanciato da una collina sul lato nord della base. I soldati erano abituati a vederne spesso accesi per cui nessuno inizialmente vi prestò particolare attenzione. Però, con il passare dei secondi, risultò evidente come il presunto razzo non si fosse spento e che si dovesse quindi trattare di qualcos’altro. A una più attenta analisi i militari si resero conto che vi era un oggetto luminoso in cielo, stazionario sopra la base. Alcuni piloti di caccia, nel vederlo, stimarono l’altitudine del velivolo in circa 8000 metri, ma nessuno riusciva a capire di cosa potesse trattarsi. Improvvisamente il velivolo si abbassò di quota a velocità incredibile. Arrivato a circa 150 metri sopra la base, quando ormai tutti pensavano si sarebbe schiantato, l’oggetto si fermò nuovamente a mezz’aria all’istante, con una decelerazione che avrebbe ucciso chiunque fosse stato a bordo se si fosse trattato di tecnologia terrestre. A questo punto non solo la base ma l’intera vallata risultava illuminata a pieno giorno. Successivamente il misterioso oggetto, così come si era abbassato velocemente, scomparve alla vista in pochi secondi. Come accaduto in numerosi altri casi, nei momenti in cui l’Ufo era vicino alla base si ebbero varie anomalie: i motori dei bulldozer e di due aerei in fase di rollaggio su pista oltre a un generatore di corrente si spensero senza che nessuno riuscisse a rimetterli in moto per l’intera durata dell’avvistamento. Stando ad alcuni testimoni, il giorno successivo sarebbero arrivati alla base alcuni soggetti appartenenti ad enti governativi degli Stati Uniti per compiere indagini su quanto successo ma non risultano resoconti ufficiali in merito alle conclusioni delle ricerche.

 

2. Incontro con un’entità?

Sempre al 1966 risale un’altra vicenda fortemente anomala. Un elicottero dell’esercito degli Stati Uniti fu costretto all’atterraggio in un’area vicina alla celebre Zona demilitarizzata. I vietcong avevano iniziato a sparare contro l’elicottero non appena lo avevano visto in difficoltà e, una volta atterrato, aveva avuto inizio un violento scontro a fuoco. La presenza di erba alta e secca aveva per di più prodotto alcuni incendi che a mano a mano crescevano di dimensioni, lambendo ormai l’elicottero il quale non riusciva a rialzarsi in volo per un’avaria al motore. Nel frattempo, un altro elicottero era atterrato nei pressi per cercare di fornire aiuto. L’ufficiale in comando del secondo elicottero ordinò a un soldato di prendere un estintore all’interno dell’elicottero e di tornare indietro per cercare di spegnere le fiamme. Il soldato seguì gli ordini e fece diminuire l’intensità dell’incendio. A questo punto, tornando nella direzione dove era atterrato il secondo elicottero, si accorse che il mezzo si era già alzato in volo, lasciandolo a terra. Disorientato, cercò di raggiungere l’elicottero in avaria, senza riuscirci perché lo scontro a fuoco era sempre più nel vivo e il fumo stava rendendo difficile orientarsi. In quei frangenti, inoltre, sentì qualcuno parlare in vietnamita e comprese che il nemico era molto vicino. All’improvviso il giovane soldato udì un rumore strano, come di ossa rotte. Pensò di essere stato colpito da una pallottola ma comprese subito di non aver ricevuto alcuna onda d’urto all’impatto. Guardandosi intorno si accorse che era invece un vietcong a essere caduto a terra stecchito. Ciò che vide alzando lo sguardo non lo avrebbe dimenticato in tutta la sua vita: un essere alto quasi due metri e mezzo, con una sorta di elmetto in testa, circondato da un’aura luminosa, che cominciò a parlare al soldato, dicendogli di stare tranquillo, che era tutto a posto e che poteva tornare all’elicottero. Il soldato corse via spaventato, raggiunse l’elicottero in stato di shock e, dopo il decollo, guardò verso il basso ma lo strano personaggio che gli aveva salvato la vita non c’era più.
È certamente un caso intrigante, per quanto non supportato da sufficienti prove a contorno della testimonianza principale. Occorre però non dimenticare come l’uso di droghe nel conflitto vietnamita sia stato estremamente elevato per cui potrebbe anche essersi trattato di un’allucinazione facilitata dalle sostanze e dallo stato di shock per il terribile conflitto a fuoco in cui si era trovato il giovane soldato.

 

3. Qualcuno osserva le operazioni belliche

Un’altra vicenda di indubbio interesse risale all’anno successivo, il 1967. Era una notte di marzo, un piccolo gruppo di marines si trovava in una vallata nei pressi della base di Da Nang, alla ricerca di un posto che si prestasse a un’imboscata. Il luogo adatto venne scelto, ma il nemico non si palesò. Sulla via del ritorno, i marines videro poco sopra il livello degli alberi un grande oggetto stazionario in cielo. Incuriositi, cercarono una radura per avere un migliore angolo visivo sul misterioso oggetto. Nessuno di loro sparò verso il velivolo, cosa che invece fecero alcuni vietcong presenti in zona i quali, forse pensando si trattasse di un mezzo statunitense, riversarono verso di esso un numero di proiettili non indifferente i quali però non sortirono effetto alcuno. Dopo alcuni minuti l’oggetto si alzò di quota velocemente e scomparve alla vista. Tornati alla base i marines raccontarono quanto accaduto ma il comandante della base ordinò loro di non fare menzione dell’incidente appena occorso.
L’anno successivo, sempre nei pressi della base Da Nang, vennero di nuovo avvistati alcuni Ufo. Quattro marines si trovavano vicino alla pista di decollo e stavano osservando due F-4 in procinto di prendere il volo. Gli aerei decollarono ma all’improvviso comparvero due luci sopra la base che iniziarono a seguire gli F-4. A distanza di alcuni secondi si aggiunsero altre sei luci non identificate. I marines non si capacitavano di quanto stavano vedendo e chiesero alla torre di controllo cosa risultasse sui radar. Alla torre di controllo però risposero che non vi era alcuna traccia anomala ma che anche da lì vedevano la presenza di otto oggetti volanti non identificati che stavano seguendo i due F-4. Probabilmente consapevoli di essere seguiti, i piloti degli F-4 tentarono delle manovre evasive che non portarono a nulla: gli Ufo continuavano a stare loro dietro. Per timore che potessero aprire il fuoco, tornarono alla base, venendo seguiti quasi fino alla pista di atterraggio. Nel frattempo i quattro marines poterono scorgere più in dettaglio alcuni particolari degli Ufo: erano di forma ovale e proiettavano raggi di luce di colore ambrato. Dopo alcuni minuti, quando ormai gli F-4 erano atterrati, gli Ufo aumentarono la propria velocità scomparendo all’orizzonte in pochi secondi.
Molto interessante altresì quanto accaduto nell’agosto del 1968. Un team delle forze speciali statunitensi si trovava oltre le linee nemiche per un’operazione che prevedeva l’uccisione di una figura politica nordvietnamita di spicco. Portata a termine l’operazione, il team si stava dirigendo verso il punto di estrazione quando venne intercettato e inseguito da un drappello di soldati nordvietnamiti. Proprio quando pensavano di essere riusciti a sfuggire alle ricerche, i membri delle forze speciali iniziarono a sentire dei rumori di spari provenienti da fucili d’assalto. Per un attimo credettero di essere stati scoperti ma dopo poco si accorsero di non essere loro l’oggetto del fuoco nemico. Sopra una collina, infatti, si trovava uno strano oggetto circolare luminescente il cui colore cambiava di continuo dall’azzurro al rosso scuro. Era contro questo anomalo velivolo che si stava concentrando il fuoco dei nordvietnamiti i quali credevano si trattasse di un aereo americano. L’Ufo si spostò nella direzione degli spari, per poi sostare alcuni secondi sopra questa zona e quindi riprendere quota e volare via a velocità elevatissima. Proprio nel momento in cui si era trovato sopra l’area in cui si trovavano i vietnamiti gli spari erano improvvisamente cessati. Incuriositi, i membri delle forze speciali decisero di andare a indagare e quanto videro li sconvolse: non c’era nessun corpo, solo le armi a terra e un odore nauseabondo. Cosa fosse accaduto andava al di là di ogni immaginazione per cui il team si recò al punto di estrazione in preda al terrore che l’oggetto potesse tornare.

 

4. Ufo su Hanoi

Anche nella Repubblica Democratica del Vietnam non mancarono avvistamenti. 29 settembre 1972, l’agenzia France-Presse passò la notizia dell’avvistamento di un Ufo sopra la capitale Hanoi. L’oggetto venne subito visto anche dalle difese nordvietnamite, causando un fuoco serrato contro l’oggetto che non sortì però alcun risultato. Anche il reporter di France-Presse vide l’oggetto e poté fornirne una descrizione precisa: di forma sferica, luminoso, di color arancio. Vennero lanciati anche tre missili terra aria ma non raggiunsero l’oggetto che si trovava a un’altitudine molto elevata, rimanendo in volo stazionario per circa ottanta minuti durante i quali venne visto da numerosissime persone.

Considerazioni conclusive


Come si evince da tutte queste testimonianze, la presenza di Ufo nel corso della guerra del Vietnam fu massiccia. A supporto del quadro esaminato vi sono le parole del Generale George S. Brown, comandante della Settima Forza Aerea ai tempi del conflitto e, successivamente, capo di Stato Maggiore, il quale dichiarò quanto segue: “Gli Ufo ci hanno fatto dannare in Vietnam. Non venivano chiamati Ufo ma ‘elicotteri nemici’. Li vedevamo solo di notte e solo in certe zone (omissis). Il nemico non c’entrava nulla con quegli oggetti, però abbiamo sempre reagito, di notte”.
La casistica è numerosa e denota pure un certo insabbiamento di quanto accaduto, il che fa presumere che ulteriori indagini potrebbero portare alla luce ulteriori avvistamenti avvenuti nel corso del conflitto. Sempre non dimenticando, come accennato in un caso esaminato, che occorre studiare con attenzione più fonti e prediligere i casi forniti di testimonianze incrociate perché l’uso massiccio di sostanze psicotrope da parte dei soldati potrebbe aver condotto alcuni a credere di aver avuto esperienze che nella realtà dei fatti non si sono verificate come da essi pensato ma che costituiscono un semplice parto della loro mente alterata, il che invece non può applicarsi quando vi siano prove multiple a supporto.

di Umberto Visani

Se siete appassionati di tematiche legate agli UFO, non perdetevi altri articoli presenti sul blog come “Eisenhower e gli Ufo“, “Il primo caso di abduction: i coniugi Hill“, “I men in black“.

 

DALLA TERRA ALLA LUNA – MISTERI E ANOMALIE DEL PROGRAMMA APOLLO” è l’ultimo libro di Umberto Visani pubblicato per Edizioni Facciamo Finta Che. Link dove trovarlo: https://amzn.to/3LimNUR

Un pensiero su “UFO NELLA GUERRA DEL VIETNAM di UMBERTO VISANI”
  1. Trovo strano che sti “UFO” colpissero solo i vietcong, presuti cattivi… E salvassero i marins, presunti buoni….alieni schierati…
    Mha, facciamo finta che si sposa benissimo con questo racconto… .
    Che ne dite?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *