Ammesso e non concessa che “il caso” esista (e che non sia invece, come diceva Einstein, il travestimento di Dio quando passeggia in incognito), se siamo qui, non è senza motivo. Coloro che negli ultimi 3 anni hanno iniziato a percepire che qualcosa non andava, sanno che questo periodo è stato al contempo misterioso e cristallino, magico e spaventoso, costellato di eventi che possono apparire inspiegabile solo a chi non abbia ancora “unito i puntini”. È davvero un bel modo di dire questo, “unire i puntini”, perché a ben guardare è stata forse la prima attività immaginativa dell’uomo: unire quei puntini luminosi che apparivano nel cielo notturno e creare figure, e dar loro uno spirito e una volontà e trasformarle poi in costellazioni, e infine prendere quei segni e trasportarli in terra, per creare gli alfabeti.
Fabio Borghini, l’ospite di questa puntata di Facciamo Finta Che – condotta da Gianluca Lamberti con puntuali e attualissimi interventi di Nicola Bizzi – Fabio Borghini, dicevo, i puntini ha iniziato a unirli 40 anni fa, quando si mise a osservare il cielo ed ebbe la certezza di venire da Orione… Tale affermazione potrebbe sembrare un po’ eccentrica, ma solo per chi non sa chi è o da dove viene davvero. Infatti, Fabio spazia da Giordano Bruno ad Atlantide, dai vari piani dimensionali fino al Bardo Todol, passando per le stelle proprio perché ha trovato la radice comune da cui tutto deriva: il sapere dell’Astrologia.
Come precisato da Nicola Bizzi a inizio trasmissione, gli eventi delle ultime settimane sono stati così numerosi e intricati che meritano di essere osservati da un orizzonte più ampio, e chi meglio di un astrologo come Fabio Borghini può aiutarci a districarci in tutti questi segni celesti e terrestri? Prima di tutto occorre però precisare che la possibilità di prevedere gli eventi sismici tramite le letture astrologiche è reale e offre risultati estremamente precisi. Infatti, attraverso le costanti letture della carta del cielo e i raffronti statistici, è possibile per esempio sapere che la congiunzione di Sole e Saturno provoca un aumento mortalità, per cui il 21, 26 e 27 Febbraio e il 1°, l’11 e il 12 Marzo sono date critiche. Non a caso scriviamo questo articolo a posteriori, per dar modo anche ai più scettici di verificare che in effetti il 21 Febbraio era la data scelta da Putin per il suo discoro a reti unificate, e ormai sappiamo tutti cos’è successo dopo… considerato anche il fatto che il 24 Febbraio era naturalmente l’anniversario della dichiarazione di guerra da parte dell’Ucraina (sì, avete letto bene).
Nella sua lucida esposizione, Fabio spiega come sia possibile individuare i momenti di tensione in base alle configurazioni astrologiche, per esempio, è noto che i pianeti possano creare disturbi anche alle frequenze radio. Tali eventi sono stati indagati dall’ingegnere americano John Nelson, assunto dalla RCA per capire come mai le trasmissioni radio fossero disturbate. Si scoprì che ciò accadeva quando Urano era in opposizione o in quadratura al Sole, e anche il vento solale era più forte. Statisticamente si è visto che anche gli attentati avvengono spesso quando i nodi lunari degli attori coinvolti nelle vicende si trovano in posizioni difficili, com’è accaduto per l’assassinio dell’arciduca d’Austria alla vigilia della Grande Guerra o il giorno dell’inside job che ha distrutto le Torri Gemelle.
E, prosegue Fabio, se si possono prevedere attentati e guerre, lo stesso vale per i terremoti, non a caso molti paesi hanno richiamato i loro ambasciatori dalla Turchia, e guarda “caso”, sono le stesse nazioni che avevano aderito alle follie dei lockdown imposti dal deep state che ambisce a governare il mondo. A dimostrazione dell’esattezza di tali previsioni, Fabio adduce anche la lettura della carta del cielo di Messina: le due configurazioni celesti sono esattamente sovrapponibili, e anche in quel frangente il paese bersaglio (il nostro, tanto per cambiare), attraversava un momento storico a dir poco difficile.
Per inciso, come ho scritto in un articolo precedente, i milionari non credono agli astrologi, i miliardari li assoldano, e i regnanti li consultano fin dalla notte dei tempi perfino per decidere le date delle loro incoronazioni: lo fece Salomone, lo fece Elisabetta I, lo fece anche re Giorgio VI, e lo farà anche il principe Carlo (continuerò a chiamarlo così perché il vero Re morale degli Inglesi ormai è William II). Il figlio della regina Elisabetta ha infatti scelto di essere incoronato il 6 maggio perché in quel giorno gli astri assicureranno ricchezza e potere (evidentemente l’avidità non conosce limiti).
Ma Fabio è molto più che un astrologo. Egli conosce le regole pitagoriche e il potere del suono, che può sciogliere le metastasi e riequilibrare le energie del corpo fisico e del mondo eterico. Chi impara a guardare il cielo come lui può dunque attingere a un sapere più che antico, direi quasi eterno, e soprattutto non falsificabile, come vorrebbe invece il “miniver” d’ispirazione orwelliana dal quale siamo attualmente governati.
È tutto sotto i nostri occhi, e sopra le nostre teste, basta solo essere Puri e disposti a salire alle Stelle
Stella Picarò