Nel corso del recente episodio de “Il Sentiero di Atlantide” dedicato alle mummie aliene di Nazca, é stata fatta un’anticipazione che ho volutamente fatto passare in sordina, perché mi piace mantenere i toni bassi in una vicenda che ha fatto e fará parlare molto di sé. Un caso che, come dice il giornalista messicano Jaime Maussan, fará restare tanti a bocca aperta.
Mi piace tenere i toni bassi proprio perché questa vicenda fará da spartiacque. Ci fará capire tante cose, come chi sono i veri liberi informatori e perché concordo con l’amico Nicola Bizzi nel non dare importanza al fatto che milioni di persone possano rimanerci male per una improvvisa disclosure, che potrá forse essere eccessiva per i loro animi poco temprati. In questi giorni le informazioni sono alla portata di chiunque voglia cercarle e non farlo é una colpa da assumersi pienamente.

Ma prima di approfondire queste anticipazioni epocali, riassumiamo alcuni dati tecnici, per chi giustamente chiede le prove e le fonti. Poi potremo ricordare quella che lo stesso dott. Rios ha definito “una primizia”, nel corso dell’intervista esclusiva che mi ha rilasciato lo scorso 20 ottobre, e che é stata appena pubblicata doppiata in italiano sul mio canale Youtube.

Il dott. Rios, biologo messicano che dal 2017 studia gli esseri tridattili di Nazca, nella citata intervista vuole smascherare in poche mosse quella che definisce “la farsa della teoria di una costruzione moderna” delle mummie. Lascia allibiti sentire come il biologo racconti che alcuni professionisti, parrebbe legati a doppio filo con l’accademia ufficialista peruviana, abbiano emesso verdetti dogmatici senza aver mai voluto analizzare le mummie, cosa che avrebbero potuto fare con tutta tranquillitá se, solo avessero voluto, e senza nemmeno analizzare esami di importanza capitale, come le tomografie computerizzate. Ricordiamo che questi ultimi esami sono invece stati verificati da specialisti di plurime discipline provenienti da diversi continenti.

Come se non bastasse, abbiamo visto il dott. David Ruiz, perito legale peruviano di chiara fama internazionale, sancire l’assoluta attendibilitá di tali esami. Tutto ció davanti alle telecamere e con le
sue medaglie al collo. Ruiz ha pure rincarato la dose durante la stessa perizia e in diverse successive trasmissioni on line. Ha definito in modo preciso coloro che hanno avuto l’ardire di ipotizzare che le uova degli esseri tridattili fossero delle pietre messe a bella posta per ingannare. Il perito legale li descrive come “non iniziati” (evidentemente non iniziati alla scienza medica e biologica necessaria a fornire una corretta perizia medico legale) e aggiunge che costoro sono dei “transeuntes de la calle”, espressione difficilmente traducibile in italiano, che mi prendo la licenza poetica di fare: una via di mezzo tra “il primo che passa per la strada” e un classico “scappato di casa”. A prescindere dal fatto che una pletora di specialisti ha spiegato, esami alla mano, che gli esseri di
Nazca poi mummificati sono intonsi, intatti, coerenti, non manipolati, biologici ed integri, e quindi chi si é interessato del caso puó capire rapidamente da che parte starebbe la veritá, con tutta evidenza.
Ma ascoltiamo ancora il dott. David Ruiz, che dice: “Sono uova che hanno subito mille anni di essicazione, queste persone non potevano di certo pensare di trovare uova fresche”.
Viene da sorridere? Arrivate in fondo all’articolo e ne riparliamo… Il medico legale peruviano spiega che queste uova sono avvolte da membrane vascolari che assicuravano la crescita dei nascituri nel corpo del genitore. Queste immagini, rivela online, saranno presentate il 7 novembre al Parlamento del Messico in diretta mondiale.

Si dice che un tecnico radiografo, al suo primo anno di esperienza, non potrebbe mai e poi mai incorrere in un errore come quello di confondere delle uova dissecate da mille anni con dei banali sassi. Insomma sarebbe una abbaglio inspiegabile. Ma allora come é possibile? Sorge il dubbio che la definizione di “scappato di casa” sia persino benevola, forse troppo.
Aggiunge il dott. Ruiz: “La nazione dovrebbe dare un riconoscimento ufficiale per l’onorevole lavoro svolto dai huaqueros, ossia i cosiddetti tombaroli, per la scoperta incommensurabile effettuata da questi suoi compatrioti.”
“E’ un lavoro difficile” – aggiunge “e abbiamo l’obbligo prima o poi di
premiarli per il lavoro svolto per il paese”. E non é l’unico a pensarlo e a dirlo in questi giorni, nonostante il Ministero della Cultura del Perú ritenga invece che gli scopritori delle mummie stiano apportando danni enormi al patrimonio del paese. Vedremo i futuri sviluppi del caso e ve li riporteremo tempestivamente.

Nell’intervista esclusiva il biologo messicano dott. Rios ci spiega che “abbiamo capito subito la malizia del medico forense dott. Estrada, quando costui ha fatto una spettrometria su un ex-voto, un oggetto di artigianato usato come offerta rituale di sepoltura. In primo luogo: questo oggetto era stato contaminato dalla carta con la quale il proprietario lo avvolgeva per portarlo in diversi luoghi, come trasmissioni televisive. Inoltre l’oggetto era stato giá contaminato dal proprietario che ne aveva incollato delle parti che si erano rotte in seguito a una caduta del manufatto. Il propretario, aveva avvisato in anticipo di ció il medico legale” – continua a raccontarci il dott. Rios, “e nonostante tutto ció costui ha emesso ugualmente una relazione tecnica dichiarando di aver trovato carta e colla. Cosa pensava di trovare? Gli era stato anticipato dal propetario che aveva rotto l’oggetto di artigianato e che lo aveva incollato, che era insomma contaminato”. Insomma non si tratterebbe di una svista o un errore, secondo il dott. Rios, ma questo rapporto tecnico sarebbe un atto delberato, servito come base per sostenere la tesi della falsificazione delle mummie. Oltretutto ricordiamo che questo oggetto non era uno degli esseri in studio presso l’Univeristá di Ica, ma era solo un manufatto, forse un ex-voto o un prodotto di artigianato.

Secondo quanto ci viene descritto dai professionisti coinvolti, questi manufatti sarebbero ormai riconoscibili e distinguibili dalle vere mummie a occhio nudo, da grande distanza e pure in penombra, visto che si é chiarito che di solito misurano 20-30 cm, contro i 50-60 delle mummie aliene. Insomma sono pure alti la metá. Come non accorgersi che si tratta di due cose differenti, dopo anni che si conosce un dato tanto macroscopico? Per chi restasse nel dubbio, le radiografie parlano chiarissimo: da una parte un essere biologico, dall’altra un manufatto.
Pare assurdo? Eppure é tutto vero ad ascoltare i protagonisti.
Rincara la dose il medico forense peruviano, dott. David Ruiz definendo “estremamente puerile” e “molto poco professionale” quanto accaduto in seguito: l’estrapolazione del risultato di un esame su un ex-voto estendendolo non solo agli altri ex-voto non esaminati, che non essendo stati contaminati non conterrebbero carta e colla, ma persino alle mummie aliene. In pratica siccome quanto analizzato era un oggetto rituale contaminato da colla e carta, cosa questa ultima dichiarata dal proprietario prima di effettuare gli esami, allora per sillogismo tutti quanti gli ex-voto sarebbero contaminati da colla e carta. Cosa giá di per sé assurda, ma per ulteriore estensione sillogistica anche le vere mummie sarebbero oggetti di artigianato, e sarebbero contaminati. Detto cosí appare davvero puerile, eppure questo é quello che possiamo comprendere dai racconti dei protagonisti.
Spiega il dott. Ruiz che uno scienziato puó pronunciarsi rispetto a quello che ha studiato, ossia degli oggetti di artigianato contaminati, ma non puó pronunciarsi su esseri mai visti e mai analizzati, quali le mummie. Beh, dovrebbe essere ovvio.

Il biologo messicano dott. Rios ci fa sapere, in anteprima esclusiva nell’intervista che mi ha rilasciato, che sono stati eseguiti ulteriori esami del DNA e che questi esami mettono un’ulteriore pietra tombale, se mai ce ne fosse ancora bisogno, sopra la possibilitá di avanzare spiritose ipotesi di intervento umano sulle mummie di Nazca.
Il biologo ci dice che i nuovi esami che saranno rivelati a breve sono stati eseguiti su diversi campioni di uno stesso esemplare, raccolti nel cranio, nelle estremitá, nel costato e tutti e 4 (o piú) campioni confermano in maniera inconfutabile che sono dello stesso esemplare unico e irripetibile, organico non-umano né animale noto alla scienza, e vissuto nell’antichitá su Terra-Gaia.
La rivelazione anticipata di questi ulteriori esami del DNA, di per sé é “semplicemente” una ulteriore prova che si va ad aggiungere a una quantitá di esami e perizie che giá da anni sono incontestabili, da chiunque si sia interessato a fondo della vicenda. Peró questa anteprima apre un interessante questione: quando saranno rivelati questi dati?
Il dott. Rios ci conferma che questi dati del DNA saranno annunciati in diretta mondiale il giorno 7 novembre. E non saranno di certo le uniche novitá.

Allora andiamo oltre. Forse si sta avvicinando a grandi passi la possbilitá di una futura inaugurazione del museo dedicato agli esseri tridattili, che renderebbe un luogo da scegliere tra Nazca-Ica come la mecca degli appassionati di archeologia (e anche di ufologia con buona pace di Roswell).
Stiamo sognando troppo? Il Perú e la sua gente se lo merita. Sempre che gli studi di nuovi gruppi di ricerca internazionali, liberi e indipendenti, confermino gli esiti degli esami fino ad oggi portati avanti dai pionieri della ricerca sugli esseri tridattili di Nazca.
Lo scopriremo abbastanza presto, di certo.
Il dottor Rios ce lo conferma: “la piú importante novitá di questa appassionante vicenda é che finalmente si é svegliato un enorme interesse scientifico internazionale, non so se per il mio articolo scientifico o se per la ribalta mediatica dopo l’esposizione di due tridattili al Parlamento del Messico.”
Ah, giá! Avevamo dimenticato l’articolo scientifico del dott. Rios, che é stato un tema dibattuto a sproposito dai detrattori degli esseri tradattili di Nazca. Spesso costoro hanno impugnato quell’articolo come prova che le mummie in questione sarebbero state costruite con un accozzaglia di ossa animali, e addirittura con teschi di lama o alpaca lavorati abilmente. La cosa é impossibile stante le numerose prove scientifiche giá menzionate piú volte. Quindi l’unica cosa che puó provare una simile affermazione sull’articolo del dott. Rios, é che i negazionisti delle mummie non sanno leggere un paper scientifico. A scanso di equivoci abbiamo chiesto all’autore, il dott. Rios, di spiegarci il suo testo scientifico e la risposta è stata illuminante.

A proposito di primizie, nella prossima intervista esclusiva che ci ha rilasciato Edward Valenzuela Gil della ONG Istituto Inkari, che per prima ha ricevuto e analizzato le mummie, giá pubblicata in spagnolo e che sará doppiata a breve sul canale Yotube, ci viene fatto sapere che le razze aliene potrebbero essere almeno cinque.
Si, almeno cinque razze aliene, di cui é possible che una sia di giganti.
Una bomba? Prima di dirlo, guardatevi le due interviste e solo allora ne riparleremo.
Si, ci sono ulteriori anticipazioni esplosive che non voglio proprio spoilerare.

Di ROBERTO VENTURINO

MUMMIE ALIENE: LA GRANDE RIVELAZIONE su FacciamoFintaChe
con ROBERTO VENTURINO e NICOLA BIZZI

Video di ROBERTO VENTURINO con intervista doppiata in italiano al biologo DOTT. JOSÈ RIOS dal titolo: “MUMMIE NAZCA – DOTT. JOSÈ RIOS (20 ott 2023)”

Video di ROBERTO VENTURINO con intervista a Edward Valenzuela Gil in lingua originale
dal titolo: “TRIDACTILES DE NAZCA – EDWARD VALENZUELA (25 OCT 2023)”

Video di ROBERTO VENTURINO dal titolo “MUMMIE ALIENE? LA SCIENZA DICE
CHE”

2 pensiero su “ANTICIPAZIONI EPOCALI, UOVA ALIENE E SCAPPATI DI CASA di ROBERTO VENTURINO”

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